Interventi e best practices per conciliare grandi superfici di vendita, impiego di attrezzature energivore e risparmio energetico
- Le sfide del settore: a che punto siamo
- Le principali fonti di consumo energetico nella GDO
- Il ruolo della tecnologia e dei software per l'efficienza energetica
Integrare sostenibilità e strategie di sviluppo diventa sempre più cruciale per un settore come quello della GDO (grande distribuzione organizzata). Alcune peculiarità, come la necessità di grandi superfici per distribuzione e logistica e l’utilizzo di attrezzature energivore come frigoriferi e cucine, ha costretto le imprese ad affrontare in modo sempre più deciso il tema dell’efficientamento energetico. La crisi energetica del 2022 ha rappresentato un ulteriore acceleratore in questo senso.
Le sfide del settore: a che punto siamo
Negli ultimi due anni, il tema dell’efficientamento energetico è diventato un argomento sempre più chiave, sia in termini di politiche ESG, sia dal punto di vista strategico. Un quadro interessante della situazione è offerto dal Report di sostenibilità di settore pubblicato dall’associazione di categoria FederDistribuzione nel 2023. Dall’indagine condotta è emerso che il 63% del campione segue politiche formalizzate per la gestione dei consumi energetici. A fronte di questo importante dato, il Report sottolinea come il 47% delle aziende segua una policy formalizzata senza un sistema di gestione certificato e solo l’11% abbia adottato un sistema volontario di gestione certificato, in particolare ISO 50001 (scopri in questo articolo di cosa si tratta).
Per quanto riguarda le strategie messe in atto dalle imprese in ottica di efficientamento energetico, l’89% delle aziende coinvolte nell’indagine utilizza sistemi di illuminazione a LED e il 79% ha avviato programmi di sensibilizzazione dei dipendenti su queste tematiche. Il 74% ha scelto di investire per sostituire le vecchie apparecchiature con strumenti innovativi a minore consumo, tra cui spiccano i sistemi di riscaldamento e di refrigerazione (per il 63% delle imprese), il teleriscaldamento, le caldaie a condensazione, la sostituzione di refrigeratori che utilizzano gas fluorurati o l’installazione di pompe di calore. Per gran parte degli operatori, il monitoraggio dei consumi è un fattore fondamentale: l’84% delle imprese, infatti, ha avviato un sistema di controllo attivo dei consumi.
Analizzando i diversi dati riportati, quindi, emerge come la direzione intrapresa sia corretta: tuttavia, in alcuni casi manca una sistematicità e una profondità di analisi necessarie per fronteggiare un ambito complesso.
Le principali fonti di consumo energetico nella GDO
Le imprese operanti nella grande distribuzione sono state tra le più colpite dalla crisi energetica del 2022: il rincaro della spesa energetica ha portato FederDistribuzione a intervenire direttamente con un’analisi delle maggiori criticità e la contemporanea stesura di linee guida per il risparmio energetico (leggi qui il documento completo).
Tra le principali fonti di consumo troviamo l'illuminazione dei punti vendita, degli spazi esterni e dei magazzini; la refrigerazione necessaria per la conservazione degli alimenti; la climatizzazione atta a garantire il comfort termico all'interno dei punti vendita, soprattutto durante i mesi estivi e invernali; la ventilazione e l’uso delle cucine e dei forni per i prodotti preparati direttamente nel punto vendita. Le best practice consigliate, infatti, suggeriscono ad esempio di ridurre l’intensità luminosa degli store e delle insegne e di spegnere le luci durante la notte; di settare le temperature degli ambienti e il riciclo d’aria notturno; di agire sulla dispersione delle porte. Questi, però, sono solo alcuni accorgimenti utili nell’immediato, a cui si aggiungono quelli sul lungo periodo, che spaziano dall’autoproduzione energetica alla generazione del calore.
Il ruolo della tecnologia e dei software per l'efficienza energetica
Le aziende della GDO sono dotate di strutture complesse e articolate, dove le aree di intervento prioritarie non sempre sono facilmente individuabili e la variabilità dei consumi energetici può dipendere da numerosi fattori, come gli orari di apertura, le stagioni, la tipologia di punto vendita e il flusso di clienti. Un insieme di fattori che rendono ancor più importante l’adozione di sistemi di gestione e monitoraggio dell'energia tecnologicamente all’avanguardia. Questo implica, ad esempio, la possibilità di analizzare i consumi nei diversi ordini di grandezza, correlandoli ai dati forniti dai diversi driver interni (flusso di pubblico e orari di apertura) ed esterni (condizioni meteo e temperature).
In questo modo, diventa possibile creare una Baseline di consumo ideale e identificare con maggior facilità gli sprechi, ottimizzare l’utilizzo dell’energia nell’immediato e programmare gli interventi strutturali più utili nel futuro.
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