Scopri come fare efficienza energetica anche a casa, grazie a piccoli accorgimenti e soluzioni tecnologiche innovative

  1. Zone climatiche e normativa italiana
  2. Accensione del riscaldamento: i consigli pratici
  3. Accensione del riscaldamento: le soluzioni tecnologiche
  4. Geohome: l’accensione diventa smart

L’accensione del riscaldamento non consiste in un semplice interruttore da spingere quando si ha freddo. Ci sono infatti manutenzione, soluzioni tecnologiche e qualche piccolo accorgimento che possono migliorare (e di molto) la stagione invernale, in termini non solo di comfort ma anche di risparmio sulle bollette. Vediamo intanto il calendario delle accensioni da rispettare, fissato dalla legge.

Zone climatiche e normativa italiana

In Italia, l'accensione del riscaldamento non è lasciata alla scelta individuale, ma segue una precisa normativa (DPR n. 412 del 1993) che suddivide il territorio nazionale in 6 zone climatiche (dalla A alla F) in base alla temperatura media annuale. Questa suddivisione serve a evitare sprechi di energia e a garantire un comfort adeguato in ogni differente area climatica. Ogni zona ha un suo periodo di accensione e un limite massimo di ore giornaliere. Ad esempio, le zone più calde (A e B), come le isole del Sud Italia, Reggio Calabria e la Sicilia, hanno un periodo di accensione più breve e un numero di ore giornaliere limitato. Le zone più fredde come la Pianura Padana (E), invece, possono tenere acceso il riscaldamento più a lungo. Nelle zone montuose (F), infine, non ci sono limitazioni. In base all’articolo 7 comma 1 del Dlgs 192/2005 la responsabilità nel fare rispettare questi termini ricade sul proprietario, il conduttore, l’amministratore di condominio, o sul terzo responsabile che se ne assume la responsabilità, mantenendo in esercizio gli impianti e provvedendo affinché siano eseguite le operazioni di controllo e di manutenzione. Ecco perché la gestione del calore diventa uno dei principali aspetti da considerare all’interno dell’amministrazione di un condominio. 

Accensione del riscaldamento: i consigli pratici

Al di là delle normative, ci sono delle buone pratiche che possono essere adottate per ottimizzare l'utilizzo del riscaldamento. L'ENEA, l'agenzia nazionale per l'energia, offre una serie di consigli utili (vedi qui) per un uso consapevole del proprio impianto. Alcuni di questi possono essere messi in pratica fin da subito. 

  • Non coprire i radiatori: sembra banale, ma spesso si tende a nascondere i termosifoni con tende o mobili, ostacolando in questo modo la diffusione del calore; 
  • Finestre aperte con moderazione: per cambiare aria bastano pochi minuti tenendo le finestre spalancate. Lasciarle aperte più a lungo causerebbe inutili dispersioni di calore. Allo stesso modo è sbagliato mantenere per ore un piccolo spiraglio aperto: non è utile al ricambio dell’aria ma raffredda l’intera parete della finestra, creando un’importante dispersione; 
  • Temperatura ideale: 19°C sono la temperatura consigliata per il comfort domestico. Ogni grado in più aumenta i consumi in modo significativo. 

Accensione del riscaldamento: le soluzioni tecnologiche

Per un risparmio energetico ancora maggiore, l'ENEA suggerisce una serie di interventi tecnici che possono fare la differenza. Vediamo i più importanti: 

  • Regolare la temperatura di mandata: è uno dei principali punti su cui intervenire. Di solito le fasce orarie di riscaldamento sono programmate con un cronotermostato, che però permette di settare solo la temperatura interna all’abitazione e non quella di mandata dell’acqua nei termosifoni che rimane preimpostata e fissa. Invece, agire sulla regolazione di quest'ultima è fondamentale per limitare i consumi: per ogni grado aggiuntivo, viene richiesto in media il 2,5% di energia. Con un'escursione termica anche di 10 °C, è possibile limitare i consumi fino al 25%. La termoregolazione climatica consente di settare la temperatura dell’acqua di mandata in funzione delle condizioni climatiche esterne, mantenendo la temperatura dell’ambiente desiderata e limitando i consumi. 
  • Valvole termostatiche: consentono di regolare la temperatura di ogni singolo ambiente, evitando sprechi di calore. Nei condomini sono obbligatorie. 
  • Manutenzione programmata: un impianto, quando è regolato correttamente, è pulito ed è libero da incrostazioni di calcare consuma meno oltre ad essere più efficiente e sicuro. Infatti, per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa salata sempre in base al D.P.R. 74/2013. 
  • Soluzioni di ultima generazione: caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di contabilizzazione del calore, senza dimenticare i sistemi di monitoraggio che aiutano anche a prendere consapevolezza dei propri comportamenti ed individuare repentinamente eventuali anomalie. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare la temperatura e il tempo di accensione anche a distanza. 
  • Il check up energetico: il risparmio più ingente, però, si ottiene da un intervento complessivo sull’edificio. Questo può essere ottenuto attraverso un’analisi sull’efficienza dell’impianto di riscaldamento e sullo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre.

Geohome: l’accensione diventa smart

Geoside propone diverse soluzioni dedicate ai condomini, in particolare un servizio di gestione del calore completo con riqualificazione energetica dell’edificio attraverso il contratto di Servizio Energia Plus e un servizio dedicato alla digitalizzazione e all'ottimizzazione dell'efficienza energetica del condominio grazie all’implementazione di soluzioni digitali: Geohome. Quest’ultimo, pur non prevedendo interventi strutturali, offre importanti servizi al condominio: telecontrollo con ottimizzazione della curva termica (e conseguente risparmio fino al 10%), servizio di contabilizzazione smart con ripartizione dei consumi per unità abitative e una reportistica mirata per condomini e amministratore. Scopri di più qui.